Convegno con argomento : il vaiolo - diagnosi - cure - vaccinazioni.


In data 18 Aprile 2008, presso una sala del ristorante “La Perla” in località Triflisco(CE), si è svolto il simposio dal titolo: “Il vaiolo e la sua vaccinazione negli uccelli ornamentali da gabbia e da voliera”. Con questo incontro si è concluso il primo ciclo di sette meetings a carattere scientifico, proposto dal consiglio direttivo della nostra associazione e, da me moderato, per migliorare le conoscenze dei nostri soci in ambito ornitologico. Abbiamo deciso di organizzare un simposio monotematico per poter dedicare più tempo e prendere maggiore coscienza di una delle patologie aviarie più contagiose, che può mietere vittime nei nostri allevamenti amatoriali. Dopo una mia presentazione dell’evento, ho portato agli intervenuti, sia iscritti alla nostra federazione che semplici cultori del nostro hobby, il saluto del prof. A. Gambardella, presidente del R.R.C., che non è potuto intervenire per improrogabili impegni lavorativi .
L’avvocato A. Sposito, in qualità di consigliere federale, ha tenuto un breve intervento introduttivo evidenziando tutta la sua attenzione e approvazione circa le iniziative organizzate nel territorio campano in ambito ornitologico.
La relazione sul vaiolo è stata affidata al dr D. Borrelli, esperto veterinario, specialista in malattie infettive degli animali domestici, non che allevatore di C.F.P.L. e allievo giudice di suddette razze. Con l’ausilio di slides e foto il relatore ci ha illustrato i segni, i sintomi e le modalità di contagio del virus del genere POX, spaziando dalla eziologia ai vettori che diffondono il virus, ai sintomi che gli uccelli contagiati manifestano, non che i danni tessutali locali e sistemici provocati dall’infezione. Il difterovaiolo rappresenta una patologia insidiosa, che può essere trasmessa da innumerevoli vettori quali le zanzare, gli acari, i pidocchi o dal materiale biologico trasmesso da uccelli infetti o probabilmente anche da portatori sani. Le forme più aggressive portano a sicura morte i soggetti contagiati e possono annientare interi allevamenti, vanificando il lavoro di lunghi anni di selezione di ceppi di uccelli ornamentali di alta qualità e di notevole valore espositivo. Sono stati menzionati non pochi casi di epidemie scoppiate in allevamenti amatoriali, tenuti in ottime condizioni igienico-sanitarie, in cui una semplice puntura di zanzara ha scatenato l’irrimediabile. La vaccinazione antivaiolosa resta oggi l’unico mezzo efficace che abbiamo a disposizione per scongiurare il propagarsi di tale malattia, la cui somministrazione è estremamente semplice.
Il dr D. Borrelli ci ha comunicato che, la scarsa sensibilizzazione da parte di molti allevatori sulla patologia trattata e l’incongruo numero di vaccinazioni praticate in ambito nazionale, potrebbe portare la casa produttrice del vaccino a ritirarne la commercializzazione in Italia.
La trattazione è stata resa più interattiva ed interessante grazie agli innumerevoli interventi fatti dai partecipanti al simposio, mostrando in tal modo il notevole interesse suscitato nella platea. La seconda parte della serata è stata dedicata ad una breve tavola rotonda, con scambio di opinioni, su altre eventuali patologie che possono colpire gli uccelli da gabbia e da voliera.
La serata si è conclusa con una luculliana cena nello spirito goliardico che caratterizza un gruppo di amici che tendono di conseguire la stessa finalità: “allevare e proteggere”.
Giuseppe Martone

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